La norma che prescrive l'iscrizione a un albo per tutti coloro che vogliono montare router o altri dispositivi di rete, pena sanzioni comprese tra 15mila e 150mila euro, non è mai stata abrogata. A nulla è servita l'ondata d'indignazione seguita all'approvazione del Decreto Legislativo 26 ottobre 2010, n.198: l'albo degli installatori di router e certificatori di Rete Intranet è vivo e lotta insieme a noi. Un'altra chicca, per i registi dell'Agenda Digitale Italiana.Continua a leggere su Tom's Hardware
Secondo Alessandro Feltrin, esperto di sicurezza informatica, "una delle ragioni per cui questa legge non sia stata ancora modificata o rimossa sia in buona parte dovuta al fatto che non se ne conosce ancora il suo dannoso contenuto e le verifiche ispettive non sono ancora cominciate". Ne vedremo delle belle quando gli ispettori busseranno alla porta di migliaia e migliaia di aziende.
"Con questa norma - scrive ancora Alessandro Feltrin - viene a rendersi obbligatoria la certificazione della rete intranet da parte di un'azienda abilitata e appartenente ad un certo registro (peraltro non meglio specificato). In pratica qualsiasi azienda che disponga di un'uscita verso Internet e abbia un minimo di infrastruttura informatica a valle del Router dell'ISP deve fare i conti con questa legge. Vengono fatte distinzioni tra un'architettura 'semplice', per la quale il proprietario può permettersi di fare da sé, e architettura 'complessa' dove invece diventa obbligatorio rivolgersi ad un'azienda abilitata".
Aggiornamenti informatici e piccoli trucchetti nella vita quotidiana di un lavoratore statale addetto alla gestione di server e reti. Quando un pensiero mi passa per la mente lo scrivo...
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giovedì 5 luglio 2012
Ti sei installato il router?
Bravo ti dicevano prima del 2010... Ora sei praticamente in arresto!!!
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