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giovedì 4 dicembre 2025

Gestione Automatica Certificati Secure Boot

🔧 BAT Completo: Gestione Automatica Certificati Secure Boot Windows

🔧 File BAT Completo: Aggiornamento Automatico Secure Boot

Script batch "tutto in uno" che esegue verifica, opt-in, forzatura certificati CA 2023 e gestione riavvii. Copia, salva come update-secureboot.bat e lancia come Amministratore. Facciamo comunque la premessa che tramite windows update o firmware update dei pc si dovrebbe comunque aggiornare il certificato in automatico!


📥 Codice Completo BAT (Copia tutto)

@echo off
title [SECURE BOOT] Update Certificati Windows
color 1F
chcp 65001 ^>nul

:menu
cls
echo +=========================================================+
echo ^|           SECURE BOOT CERTIFICATI - v1.0                ^|
echo +=========================================================+
echo ^| 1. Verifica stato Secure Boot                           ^|
echo ^| 2. Opt-In Microsoft CA 2023                             ^|
echo ^| 3. Forza Update DB+DBX                                 ^|
echo ^| 4. Avvia Task Update                                   ^|
echo ^| 5. Riavvia PC                                          ^|
echo ^| 0. Esci                                                ^|
echo +=========================================================+
choice /c 123450 /m "Scegli opzione: "
if %errorlevel%==1 goto verifica
if %errorlevel%==2 goto optin
if %errorlevel%==3 goto force
if %errorlevel%==4 goto task
if %errorlevel%==5 goto riavvia
exit

:verifica
start msinfo32
pause
goto menu

:optin
reg add "HKLM\SYSTEM\CurrentControlSet\Control\Secureboot" /v MicrosoftUpdateManagedOptIn /t REG_DWORD /d 0x5944 /f
echo [OK] Opt-In completato. Riavvia per applicare.
pause
goto menu

:force
reg add "HKLM\SYSTEM\CurrentControlSet\Control\Secureboot" /v AvailableUpdates /t REG_DWORD /d 0x80 /f
echo [OK] Force DB+DBX (0x80). Task successivo.
pause
goto menu

:task
powershell "Start-ScheduledTask -TaskName '\Microsoft\Windows\PI\Secure-Boot-Update'"
echo [OK] Task avviato. Riavvia!
pause
goto menu

:riavvia
echo Riavvio tra 10 sec... (Ctrl+C annullare)
shutdown /r /t 10

🎮 Come Usare

  1. Salva come update-secureboot.bat
  2. Tasto destro → "Esegui come amministratore"
  3. Segui i passaggi (apre msinfo32, chiede riavvii opzionali)
  4. Al riavvio: Windows Update → certificati CA 2023 automatici
⚠️ Note Importanti:
• Funziona Windows 10/11 Pro/Home
• Se "Task non trovato" = normale (task creato da Windows Update)
• Problemi persistenti → reset chiavi UEFI manuale

Certificati Secure Boot

🔒 Guida Completa: Gestione Certificati Secure Boot Windows 10/11

🔒 Gestione Certificati Secure Boot Windows: Verifica, Installazione e Reset

Problemi con Secure Boot? Certificati scaduti o non riconosciuti? Ecco la procedura completa in 5 passi per verificare lo stato, aggiornare i certificati Microsoft CA 2023 e ripristinare le chiavi UEFI. Funziona su Windows 10/11, testata 2025.


📋 1. Verifica Stato Secure Boot

Controlla se Secure Boot è attivo e i certificati aggiornati:

  • Win+R → msinfo32 → Invio
  • In "Riepilogo sistema" → "Stato avvio protetto" = Attivato/On
  • PowerShell Admin (opzionale):
    ([System.Text.Encoding]::ASCII.GetString((Get-SecureBootUEFI db).bytes) -match 'Windows UEFI CA 2023')
    Risultato True = certificati aggiornati

⚙️ 2. Abilita Aggiornamenti Automatici Certificati

Consente a Windows Update di installare CA 2023 + DBX:

Prompt Comandi ADMIN:
reg add HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\CurrentControlSet\Control\Secureboot /v MicrosoftUpdateManagedOptIn /t REG_DWORD /d 0x5944 /f

Riavvia → Windows Update (tutti gli aggiornamenti)

🔄 3. Forza Installazione Nuovi Certificati

Aggiorna DB (consentiti) + DBX (revocati):

Prompt Comandi ADMIN:
reg add HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\CurrentControlSet\Control\Secureboot /v AvailableUpdates /t REG_DWORD /d 0x80 /f

PowerShell ADMIN:
Start-ScheduledTask -TaskName "\Microsoft\Windows\PI\Secure-Boot-Update"

Riavvia e verifica con msinfo32

🛠️ 4. Reset Chiavi UEFI (se necessario)

Se certificati incoerenti o errori persistenti:

  1. BIOS/UEFI → Secure Boot → "Restore Factory Keys" o "Load Default Keys"
  2. Secure Boot = Enabled
  3. Salva ed esci → Windows → ripeti passi 2-3
💡 Nota: Nomi esatti variano per vendor (Dell/HP/Lenovo). Cerca "Secure Boot Keys" o "Platform Key".

✅ 5. Checklist Sintetica "Copia-Incolla"

Passo Comando/Azione
1. Verifica msinfo32 → Stato=On
2. Opt-In reg add ... /d 0x5944 → Update
3. Forza Update reg add ... /d 0x80 → Task
4. UEFI Reset "Restore Factory Keys" → Enabled

❓ Problemi Comuni & Soluzioni

  • "Secure Boot non si abilita": Aggiorna BIOS firmware
  • "dbx Failed to build": Esegui reset UEFI + step 3
  • CA 2011 ancora presente: Step 2-3 rimuovono vecchia CA vulnerabile
  • Errore trust post-aggiornamento: Verifica domain SID dopo Secure Boot reset

mercoledì 3 dicembre 2025

Cashback Autostrade: cos'è, come funziona e perché registrarsi

Un riassunto pratico e diretto del servizio Muovy / Cashback di Autostrade per l'Italia: che cosa offre, a chi è rivolto e come iscriversi per ottenere rimborsi sul pedaggio in caso di ritardi dovuti ai cantieri.

```

Che cos'è il Cashback di Autostrade?

Il Cashback di Autostrade è un servizio che permette agli utenti della rete gestita da Autostrade per l'Italia di richiedere e, in alcuni casi, ricevere automaticamente un rimborso parziale o totale del pedaggio quando il viaggio subisce ritardi causati da cantieri che riducono la capacità di transito. In pratica: se percorri l'autostrada e perdi tempo a causa di lavori che limitano le corsie, puoi avere indietro parte (o tutto) del pedaggio pagato.

Chi può usarlo e quanto costa?

  • Il servizio è disponibile a persone fisiche e giuridiche, senza costi di registrazione o commissioni per richiedere il rimborso.
  • Funziona con tutte le modalità di pagamento del pedaggio (telepedaggio, carte, contanti) purché siano rispettati i criteri di eleggibilità.

Quando scatta il rimborso e quanto si riceve?

I rimborsi vengono calcolati in base al ritardo accumulato e alla lunghezza del percorso; la percentuale può variare (es.: dal 25% fino al 100% del pedaggio) in base alle regole di calcolo previste dal servizio. Nel tempo le soglie temporali per l'attivazione sono state adeguate (in pratica il rimborso può scattare già dopo soglie di ritardo contenute, come 10 minuti in alcune modalità).

Perché registrarsi (vantaggi pratici)

  1. Rimborsi automatici: registrando la targa o il dispositivo di telepedaggio sul portale/app, i rimborsi vengono riconosciuti automaticamente senza bisogno di caricare ogni volta ricevute.
  2. Storico e tracciamento: il portale tiene traccia delle richieste e degli importi maturati, così hai tutto in un unico posto.
  3. Compatibilità: disponibile per privati, aziende e per chi usa dispositivi Telepass o altri sistemi di telepedaggio.
  4. Gratuito: non ci sono costi di adesione; il rimborso è erogato da Autostrade per l’Italia secondo i termini previsti.

Come registrarsi — procedura rapida

Puoi registrarti da browser sul portale Muovy Cashback o attraverso l'app ufficiale (Free To X / Muovy). Procedura tipo:

  1. Vai su cashback.autostrade.it o scarica l'app Muovy / Free To X.
  2. Crea un account con email e password o accedi con credenziali aziendali se richiesto.
  3. Registra la/e targa/e del veicolo oppure associa il dispositivo di telepedaggio.
  4. Accetta i termini e condizioni (leggi la sezione privacy e limiti di responsabilità).
  5. Una volta registrato, il sistema può calcolare automaticamente i rimborsi maturati e guidarti nella richiesta di accredito.

Documentazione e prove

Se non puoi utilizzare l’abbinamento automatico (ad esempio hai pagato in contanti e non hai telepedaggio), la procedura permette di caricare le ricevute del pedaggio come prova per la richiesta di rimborso.

Sicurezza, privacy e attenzione

Registrando targhe e dati di viaggio presta attenzione a:

  • Leggere l'informativa privacy e i termini d'uso: controlla cosa viene conservato e per quanto tempo.
  • Verificare che il portale sia ufficiale (autostrade.it), per evitare phishing o siti imitatori.
  • Usare password robuste e, se disponibile, l'autenticazione a due fattori per l'account.

Contro e limiti da considerare

  • Il rimborso è legato a ritardi causati specificamente da cantieri e condizioni previste dai termini: non è un rimborso per traffico generico non imputabile ai lavori programmati.
  • I tempi di accertamento e di erogazione possono richiedere un po' di tempo operativo: tenere monitorato lo stato delle richieste.
  • In caso di società o flotte, verificare le procedure dedicate per adesioni massicce o retroattive.

Conclusione — conviene registrarsi?

Se usi l'autostrada con una certa regolarità, registrare la targa o il dispositivo è una mossa intelligente: è gratuito, può portare rimborsi reali in caso di ritardi dovuti a lavori e ti evita pratiche manuali ripetute. Se invece usi la rete in modo molto saltuario, valuta il tempo necessario per mantenere aggiornato il profilo e la convenienza nel tuo specifico caso.

Link utili

  • Portale Muovy / Cashback: cashback.autostrade.it
  • Pagina ufficiale Rimborso del pedaggio su Autostrade per l'Italia
  • App Muovy / Free To X (Google Play / App Store)

Nota: le regole e le soglie possono essere aggiornate dal gestore; per informazioni aggiornate consulta sempre la documentazione ufficiale e i termini sul sito.

```

NETGUARD - Android sono controllo

Se ti è mai capitato che un’app consumi dati a tua insaputa, invii pubblicità ovunque o comunichi con server che non vorresti, NetGuard è uno strumento elegante e leggero per tornare padrone della rete sul tuo smartphone Android. È un firewall no-root che usa una VPN locale per filtrare il traffico e decidere quale app può uscire su Internet.

Perché usare NetGuard

Privacy: impedisci alle app di inviare dati quando non vuoi.
Risparmio dati: blocchi aggiornamenti e sincronizzazioni inutili sotto rete mobile.
Batteria: meno connessioni inutili = meno consumi.
Controllo totale: puoi gestire separatamente Wi-Fi e rete mobile per ogni singola app.

Funziona davvero senza root?

Sì. NetGuard crea una VPN locale interna al dispositivo che non invia traffico all’esterno. Serve solo a intercettare e filtrare i pacchetti prima che escano dal telefono. È un trucco pulito, stabile e sicuro.

Caratteristiche principali

Blocco per app: icone Wi-Fi e dati accanto a ogni applicazione.
Supporto IPv4/IPv6 e TCP/UDP: completo e moderno.
Log dettagliato: mostra quali app tentano di connettersi e verso quali indirizzi.
Modalità Lockdown: blocca tutto tranne le eccezioni.
Open-source: codice pubblico e verificabile.

Limiti da conoscere

Una sola VPN alla volta: Android non permette due VPN contemporaneamente. Se usi una VPN remota, NetGuard non può funzionare simultaneamente.
App di sistema: alcuni servizi possono continuare a gestire parte della connettività.
Notifiche: bloccare troppo può interrompere notifiche push o sincronizzazioni.

Installazione e primi passi

1. Installa NetGuard dal Play Store o da F-Droid/GitHub.
2. Avvia l’app e autorizza la creazione della VPN locale.
3. Disattiva l’ottimizzazione batteria per NetGuard (opzionale ma utile).
4. Gestisci le autorizzazioni rete di ogni app con un semplice tocco.

Consigli pratici

Blocca prima l’accesso ai dati mobili delle app non essenziali, poi rifinisci il Wi-Fi. Usa il log per individuare app troppo “chiacchierone”. Puoi anche combinare NetGuard con un buon ad-blocker per una difesa multilivello.

Pro e contro

Pro: no-root, open-source, leggero, semplice, molto efficace.
Contro: incompatibile con altre VPN, qualche limite con le app di sistema.

Verdetto

NetGuard è uno dei firewall più intelligenti e puliti disponibili su Android. Perfetto per chi vuole controllo granulare senza complicarsi la vita con i permessi di root. Una volta provato, diventa difficile farne a meno soprattutto quando scopri quante app vogliono connettersi anche a schermo spento.

giovedì 27 novembre 2025

Pulizia Cartella APPDATA

💻 Caccia ai Residui: Rimuovere in Sicurezza le Cartelle AppData Orfane

Ciao a tutti! Se il vostro PC sembra rallentare e lo spazio su disco scompare misteriosamente, la colpa potrebbe essere dei "residui" lasciati dalle applicazioni che avete disinstallato tempo fa. Questi file orfani si nascondono nelle cartelle AppData di Windows. 

Pulirli manualmente è rischioso, ma ho creato uno script PowerShell che automatizza il processo, includendo un backup di sicurezza (file ZIP) prima della cancellazione!


🛑 Avvertimenti Fondamentali

ATTENZIONE! L'utilizzo di script PowerShell richiede cautela.

  • Backup Preventivo: Lo script crea un backup ZIP per ogni cartella, ma una revisione umana è essenziale.
  • Valutazione Umana: Lo script identifica solo i potenziali residui. Dovete voi stessi confermare che la cartella non sia più in uso. Alcune Cartelle memorizzano dati importanti, fare una ricerca prima di eliminarla!!!
  • Esecuzione Amministrativa: Lo script DEVE essere eseguito come Amministratore.

🚀 Istruzioni per l'Uso (PowerShell ISE)

  1. Crea il file: Copia il codice completo (sotto) e incollalo in un Blocco Note. Salvalo come PulisciAppData.ps1.
  2. Apri l'ISE: Clicca con il tasto destro sull'icona di PowerShell ISE e seleziona "Esegui come amministratore".
  3. Carica lo Script: Nell'ISE, vai su File > Apri e carica il file PulisciAppData.ps1 salvato.
  4. Avvia lo Script: Clicca sul pulsante "Esegui Script" (la freccia verde) all'interno dell'ISE.
  5. Conferma: Lo script ti mostrerà l'elenco dei potenziali residui. Per ognuno, digita S (Sì per Backup e Cancella), N (No, salta) o A (Annulla tutte le operazioni e termina).
Liberamente ispirato al progetto KoKi7o/MS-Script su github

Esempio di Backup: Se cancelli AppData\Roaming\EASUS, verrà creato un file AppData\Roaming\EASUS.zip prima della cancellazione della cartella originale.


💻 Lo Script Completo (PulisciAppData.ps1)

Copia il codice seguente e salvalo nel tuo file .ps1:
NB. Se lo Script non dovesse funzionare digitare:
Set-ExecutionPolicy RemoteSigned -Scope CurrentUser

# App Leftover Finder - Trova i file residui delle applicazioni disinstallate.
# Esegui come Amministratore per i migliori risultati nella scansione del Registro di sistema.

Write-Host "=== App Leftover Finder ===" -ForegroundColor Cyan
Write-Host "Scansione per residui da applicazioni disinstallate...`n" -ForegroundColor Yellow

# --- FUNZIONI DI UTILITÀ ---
function Normalize-Name($name) {
    if ($name) {
        # Rimuove spazi, caratteri speciali e converte in minuscolo per il confronto
        return $name.ToLower().Trim() -replace '[^a-z0-9]', ''
    }
}

# --- 1/4 RACCOLTA E NORMALIZZAZIONE APPLICAZIONI INSTALLATE ---
Write-Host "[1/4] Acquisizione elenco applicazioni installate..." -ForegroundColor Green

# Percorsi comuni del Registro di sistema per le installazioni
$regPaths = @(
    "HKLM:\Software\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Uninstall\*",
    "HKLM:\Software\Wow6432Node\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Uninstall\*",
    "HKCU:\Software\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Uninstall\*"
)

# Ottiene i nomi delle app e li normalizza in un array di stringhe [string[]]
[string[]]$installedNames = $regPaths | ForEach-Object {
    Get-ItemProperty $_ -ErrorAction SilentlyContinue |
    Where-Object { $_.DisplayName } |
    ForEach-Object { Normalize-Name($_.DisplayName) }
}

# Aggiunge app di Windows Store (UWP)
$installedNames += Get-AppxPackage -ErrorAction SilentlyContinue | 
    ForEach-Object { Normalize-Name($_.Name) }

# Rimuove duplicati e valori vuoti
$installedNames = $installedNames | Select-Object -Unique | Where-Object { $_ }

Write-Host "Trovati $($installedNames.Count) nomi di applicazioni installate`n" -ForegroundColor White

# --- 2/4 & 3/4 SCANSIONE CARTELLE APPDATA ---
$appDataPaths = @(
    @{ Path = $env:LOCALAPPDATA; Location = "Local" },
    @{ Path = $env:APPDATA; Location = "Roaming" }
)

Write-Host "[2/4 & 3/4] Scansione cartelle AppData..." -ForegroundColor Green

$allFolders = @()
$appDataPaths | ForEach-Object {
    $location = $_.Location
    Get-ChildItem -Path $_.Path -Directory -ErrorAction SilentlyContinue |
    ForEach-Object {
        $allFolders += [PSCustomObject]@{
            Name = $_.Name
            FullName = $_.FullName
            Location = $location
            NormalizedName = Normalize-Name($_.Name)
        }
    }
}

Write-Host "Trovate $($allFolders.Count) cartelle da analizzare" -ForegroundColor White

# --- 4/4 ANALISI E IDENTIFICAZIONE DEI RESIDUI ---
Write-Host "[4/4] Analisi delle cartelle per residui...`n" -ForegroundColor Green

$leftovers = @()

foreach ($folder in $allFolders) {
    $folderName = $folder.NormalizedName
    
    $isInstalled = $false
    
    # Check 1: Corrispondenza esatta del nome normalizzato
    if ($installedNames -contains $folderName) {
        $isInstalled = $true
    }
    
    # Check 2: Controllo incrociato per nomi parziali/simili
    if (-not $isInstalled) {
        foreach ($appName in $installedNames) {
            if ($folderName -like "*$appName*" -or $appName -like "*$folderName*") {
                $isInstalled = $true
                break
            }
        }
    }
    
    if (-not $isInstalled) {
        # Calcolo delle dimensioni
        $size = (Get-ChildItem -Path $folder.FullName -Recurse -File -ErrorAction SilentlyContinue | 
                 Measure-Object -Property Length -Sum).Sum
        
        # Converte in MB e arrotonda
        $sizeMB = [math]::Round($size / 1MB, 2)
        
        if ($sizeMB -gt 0.01) { # Filtra le cartelle molto piccole (< 10 KB)
            $leftovers += [PSCustomObject]@{
                FolderName = $folder.Name
                Location = $folder.Location
                Path = $folder.FullName
                SizeMB = $sizeMB
            }
        }
    }
}

# --- RISULTATI E INIZIO CANCELLAZIONE ---
Write-Host "=== POTENTIAL LEFTOVERS FOUND ===" -ForegroundColor Cyan
Write-Host "Totale cartelle analizzate: $($allFolders.Count)" -ForegroundColor White
Write-Host "Residui potenziali: $($leftovers.Count)`n" -ForegroundColor Yellow

if ($leftovers.Count -eq 0) {
    Write-Host "Nessun residuo ovvio trovato!" -ForegroundColor Green
} else {
    # Ordina per dimensione (il più grande prima)
    $leftovers = $leftovers | Sort-Object -Property SizeMB -Descending
    
    Write-Host "Ecco l'elenco dei potenziali residui da analizzare:" -ForegroundColor Yellow
    $leftovers | Format-Table -AutoSize FolderName, Location, SizeMB, Path
    
    $totalSize = ($leftovers | Measure-Object -Property SizeMB -Sum).Sum
    Write-Host "`nSpazio totale occupato: $([math]::Round($totalSize, 2)) MB`n" -ForegroundColor Yellow
    
    # --- PROCESSO DI BACKUP E CANCELLAZIONE SICURA ---
    Write-Host "=== BACKUP E PULIZIA SICURA ===" -ForegroundColor Cyan
    Write-Host "Verrà chiesto di confermare la pulizia per ogni cartella. Il backup verrà creato come file ZIP nella stessa posizione della cartella." -ForegroundColor White
    
    $aborted = $false
    
    foreach ($item in $leftovers) {
        if ($aborted) { break }
        
        $zipPath = "$($item.Path).zip"
        
        Write-Host "`n------------------------------------------------------------" -ForegroundColor DarkGray
        Write-Host "Elaborazione: $($item.FolderName) | Dimensione: $($item.SizeMB) MB" -ForegroundColor Yellow
        Write-Host "Percorso: $($item.Path)" -ForegroundColor DarkGray
        
        $confirmation = Read-Host -Prompt "Vuoi effettuare il backup e cancellare questa cartella? (S)ì / (N)o / (A)nnulla tutto"
        
        switch ($confirmation.ToLower()) {
            "s" {
                Write-Host "-> Esecuzione Backup in: $zipPath" -ForegroundColor Green
                try {
                    # Compressione della cartella nel file ZIP
                    Compress-Archive -Path $item.Path -DestinationPath $zipPath -Force -ErrorAction Stop
                    
                    Write-Host "-> Backup completato. Cancellazione cartella originale..." -ForegroundColor Green
                    # Rimozione della cartella originale
                    Remove-Item -Path $item.Path -Recurse -Force -ErrorAction Stop
                    
                    Write-Host "-> Cancellazione di $($item.FolderName) completata con successo." -ForegroundColor Green
                } catch {
                    Write-Host "!!! ERRORE DURANTE L'OPERAZIONE per $($item.FolderName): $($_.Exception.Message)" -ForegroundColor Red
                    Write-Host "!!! La cartella originale potrebbe non essere stata cancellata. Procedi manualmente." -ForegroundColor Red
                }
            }
            "a" {
                $aborted = $true
                Write-Host "Pulizia annullata. Terminazione del processo." -ForegroundColor Red
            }
            "n" {
                Write-Host "-> Saltato: Nessuna azione intrapresa per $($item.FolderName)." -ForegroundColor Yellow
            }
            default {
                Write-Host "-> Input non valido. Saltato: Nessuna azione intrapresa per $($item.FolderName)." -ForegroundColor Yellow
            }
        }
    }
    
    Write-Host "`nPulizia completata." -ForegroundColor Cyan
}

# Correzione del metodo di pausa finale per la massima compatibilità
$null = Read-Host -Prompt "`nPremere Invio per uscire..."

mercoledì 26 novembre 2025

Cronologia Files anche dove non si può!

Come Usare una Partizione Locale come Backup con Cronologia File in Windows 11

Come Usare una Partizione Locale come Backup con Cronologia File in Windows 11

Windows 11 Home di default non permette di usare una partizione locale come destinazione di backup per la funzionalità Cronologia file. Con un piccolo trucco, però, puoi condividere questa partizione come cartella di rete locale, facendo credere a Windows che sia un’unità di rete e permettendo così il backup delle versioni precedenti.

Passo 1: Preparare la partizione locale

  • Apri Gestione disco (cerca nel menu Start "Gestione disco").
  • Riduci la partizione principale per creare spazio libero e crea una nuova partizione formattata in NTFS (es. D: o E:).

Passo 2: Condividere la partizione come cartella di rete con autorizzazioni restrittive

  • Apri Esplora file, clicca con il tasto destro sulla partizione e seleziona Proprietà > Condivisione > Condivisione avanzata.
  • Spunta Condividi cartella e assegna un nome semplice alla condivisione, per esempio BackupLocale.
  • Clicca su Permessi, rimuovi il gruppo Everyone se presente.
  • Aggiungi solo il tuo account utente locale (es. il tuo nome utente Windows) e concedi le autorizzazioni di Lettura/Scrittura.

Configurare le autorizzazioni NTFS (Sicurezza)

  • Dalla scheda Sicurezza delle proprietà della partizione, rimuovi o limita l’accesso agli utenti non desiderati come Guest o Everyone.
  • Assicurati che abbia accesso solo l’utente locale (te), Administrators e il gruppo SYSTEM con permessi completi.

Passo 3: Configurare Cronologia File per usare la condivisione

  • Apri il Pannello di controllo, vai su Sistema e sicurezza > Cronologia file.
  • Clicca su Seleziona unità e poi su Aggiungi una posizione di rete.
  • Inserisci il percorso di rete locale della condivisione, ad esempio: \\localhost\BackupLocale e conferma.
  • Attiva Cronologia file; ora Windows userà la partizione condivisa come destinazione di backup.

Passo 4: Proteggere l’accesso alla condivisione

  • Grazie alle autorizzazioni configurate, solo tu e il sistema potrete accedere alla condivisione.
  • Verifica che da altri account non autorizzati o dispositivi la condivisione non sia accessibile per preservare la sicurezza dei dati.

Perché usare questo trucco?

Questa soluzione aggira la limitazione di Windows 11 che non permette di usare direttamente partizioni locali come destinazioni di backup per Cronologia file, permettendoti così di proteggere facilmente i tuoi file senza dover necessariamente usare un disco esterno o un vero server di rete.

Domande?

Se vuoi lasciare un commento o condividere la tua esperienza con questo trucco, scrivilo qui sotto!

martedì 25 novembre 2025

Guida aggiornamento Windows 10 a Windows 11 LTSC

Questa guida illustra un metodo tecnico per aggiornare Windows 10 a Windows 11 IoT Enterprise LTSC, basandosi sulle tecniche e strumenti diffusi da Masgrave. Lo scopo è puramente didattico e non intende promuovere o facilitare violazioni delle licenze Microsoft o altri usi non autorizzati.

Passaggi principali

  • Download ISO
    Scarica la ISO ufficiale di Windows 11 IoT Enterprise LTSC 2024 dal sito Masgrave.dev, che raccoglie le ISO Microsoft aggiornate e rimuove i requisiti hardware non necessari.
  • Preparazione al setup
    Monta la ISO su Windows 10. Apri il Prompt dei comandi come amministratore e inserisci questo comando per aggiungere la stringa nel registro:
    reg add "HKLM\SOFTWARE\Microsoft\Windows NT\CurrentVersion" /v EditionID /d IoTEnterpriseS /f
    (modifica "IoTEnterpriseS" se necessario). Questo permette al setup di riconoscere la versione LTSC.
  • Avvio del setup
    Avvia setup.exe dalla ISO montata e scegli l’opzione per aggiornare mantenendo programmi e file.
  • Attivazione post-installazione
    Attiva Windows 11 LTSC con Microsoft Activation Scripts (MAS) o inserendo la chiave ufficiale generica LTSC.

Note importanti

  • La procedura è indicata per hardware compatibile e versioni Windows 10 Enterprise o Pro aggiornate.
  • Non è un aggiornamento ufficiale Microsoft, quindi è consigliato fare backup completi prima di procedere.
  • La guida ha solo scopo didattico: raccomandiamo sempre di utilizzare licenze originali e metodi ufficiali.
  • Per maggiori dettagli e download ufficiali visita Masgrave.dev.
Fonte e ulteriori informazioni su metodi Masgrave per Windows LTSC: https://massgrave.dev
Nota: questa guida non intende bypassare licenze ufficiali Microsoft.

Creare la ISO di Windows 11 25H2 aggiornata

UUP Dump: Sicurezza e Tempi di Creazione ISO

UUP Dump: Sicurezza e Tempi di Creazione ISO

UUP Dump è uno strumento molto apprezzato per creare immagini ISO di Windows personalizzate, che includono gli aggiornamenti più recenti e il framework .NET preinstallato. Molti utenti lo scelgono per avere un'installazione di Windows aggiornata e completa fin da subito.

È sicuro utilizzare UUP Dump?

Sì, UUP Dump è considerato sicuro. I file di aggiornamento vengono scaricati direttamente dai server ufficiali Microsoft e assemblati localmente sul computer dell’utente. Questo significa che i file sono autentici, privi di malware e affidabili. Tuttavia, poiché l’ISO viene generata tramite un processo di terze parti, non si tratta di un'immagine ISO originale Microsoft preconfezionata.

Tempi di creazione e comodità

Il processo di creazione di un'ISO con UUP Dump richiede tempo: il tool scarica i vari pacchetti di aggiornamento e li elabora per creare un'immagine funzionante e completa. Questo include anche l’integrazione degli update più recenti e del framework .NET, che rendono l’installazione più pulita e rapida nelle fasi successive.

Per ridurre i tempi, è importante avere una buona connessione internet e un computer performante, con CPU veloce e disco SSD. Anche se il processo è lungo, molti utenti lo trovano comodo perché evita di dover installare molti aggiornamenti dopo l’installazione di Windows.

Come scaricare la ISO Windows 25H2 ITA con UUP Dump

Puoi scaricare la ISO di Windows 11 25H2 in italiano direttamente dal sito ufficiale di UUP Dump:

Qui puoi scegliere la versione, la lingua (in questo caso Italiano) e i pacchetti da includere prima di scaricare e creare la tua ISO personalizzata.

Conclusione

UUP Dump rappresenta un valido compromesso per chi vuole un ISO personalizzata, aggiornata e con funzionalità extra incluse. È sicuro, anche se non “ufficiale” al 100%, e con qualche accorgimento è possibile velocizzare il processo di creazione.

Windows 11 update su Windows 10

Il trucco con il comando "setupprep.exe /product server" funziona ancora per aggiornare da Windows 10 a Windows 11 su PC non compatibili, bypassando i controlli hardware come TPM 2.0, Secure Boot e requisiti CPU. Questo metodo fa credere al sistema che si stia installando una versione server di Windows, così facendo aggira i requisiti rigidi imposti da Windows 11, permettendo l'installazione diretta da ISO senza dover creare dispositivi avviabili o usare sistemi complicati.

Per usarlo, si monta l’ISO di Windows 11, si apre il prompt dei comandi come amministratore, si naviga nella cartella sources del montaggio e si lancia il comando:

setupprep.exe /product server

Da qui si può scegliere di mantenere file, cartelle e programmi. L’installazione procede senza ulteriori richieste e mantiene anche l’attivazione se il sistema precedente era attivo.

Tieni presente che questo workaround è ancora valido sulle versioni recenti di Windows 11 (fino alla build 25H2), ma bisogna essere consapevoli che installare Windows 11 su hardware non supportato potrebbe causare instabilità o mancanza di aggiornamenti ufficiali. Alcuni tutorial e forum aggiornati (come ElevenForum e TechCommunity Microsoft) confermano che questa tecnica è perfettamente funzionante nel 2025.​

Quindi sì, il comando "setupprep /product server" è ancora valido per l'aggiornamento, ecco un file bat da creare sul desktop che esegue tutto in autonomia:

@echo off
Echo Faccia tutto io, By Marco Mira 2025...

setlocal enabledelayedexpansion

rem Cerca la chiavetta USB o unita' montate da ISO (drive tipo 2 e 5)

for /f "tokens=1" %%d in ('wmic logicaldisk where "drivetype=2 or drivetype=5" get deviceid ^| find ":"') do (

rem Controlla se nella root c'e' la cartella sources con setupprep.exe

if exist "%%d\sources\setupprep.exe" (
set USBDrive=%%d
goto :found
)
)

echo Unita' USB o ISO montata non trovata. Inserisci la chiavetta o monta l'ISO e riprova.
pause
exit /b 1

:found
echo Unita' trovata in %USBDrive%

cd /d %USBDrive%\sources

echo Avvio setupprep.exe con parametri...

setupprep.exe /product server

endlocal


Copiare il tutto in un file di testo e, una volta visualizzate le estensioni rinominarlo come 

Setup.BAT

Quindi eseguirlo, verrà installata la stessa versione di Windows che avete attualmente e potete mantenere app e file.

Comandi Gemini in Inglese

 

Come ho risolto il problema con Gemini e l'assistente vocale

La mia esperienza con Gemini e l'assistente vocale di Google

Da quando hanno introdotto Gemini come assistente vocale predefinito sul mio smartphone, ho riscontrato diversi problemi che mi hanno creato non poca frustrazione. Prima di tutto, le trasmissioni vocali alla mia smart home hanno smesso di funzionare correttamente: comandi vocali che prima arrivavano subito ai dispositivi ora non venivano più recepiti, oppure arrivavano in inglese invece che in italiano, cosa molto fastidiosa.

Dopo varie prove e perdite di tempo, ho trovato una soluzione semplice ma efficace che mi permette di mantenere il controllo della mia casa con l’assistente Google stabile, e allo stesso tempo poter usare Gemini quando voglio, senza che interferisca con il funzionamento quotidiano.

La soluzione passo passo

  1. Reimpostare l’Assistente Google come predefinito: Questa è la parte fondamentale. Permettendo all’Assistente Google di essere nuovamente il principale assistente vocale, le funzionalità di riconoscimento vocale e controllo smart home sono tornate perfettamente efficienti e senza intoppi.
  2. Bloccare Gemini su Android disattivandolo dalle impostazioni dell’app: Per evitare conflitti tra i due assistenti, ho disattivato l’app di Gemini direttamente dal menu delle impostazioni del telefono. In questo modo Gemini non interferisce in background o non prende il controllo sulle funzioni vocali di sistema.
  3. Installare il collegamento al sito Gemini di Google da Chrome: Non volendo rinunciare completamente a Gemini, dato che ha funzioni interessanti, ho creato un collegamento sul desktop tramite il browser Chrome. Così posso attivare e usare Gemini solo quando voglio, senza doverlo impostare come assistente predefinito e senza problemi di incompatibilità.

Questa combinazione risolve quasi tutti i problemi: l’assistente vocale ritorna affidabile per gestire la smart home e ricevere comandi, mentre Gemini rimane a disposizione come strumento “secondario” utilizzabile all’occorrenza, senza creare conflitti o messaggi in inglese indesiderati.

In conclusione, una soluzione che unisce stabilità e innovazione, semplice da applicare e che consiglierei a chiunque abbia incontrato problemi simili con Gemini e l’assistente Google su Android.

Alla prossima sfida tecnologica!

venerdì 21 novembre 2025

Perplexity Gratis 12 mesi con PayPAL

Prima di tutto ecco il link, senza affiliazioni come sempre!

https://www.perplexity.ai/join/p/paypal-subscription

Inoltre devi sapere che puoi ottenere 12 mesi di Perplexity Pro gratis tramite una promozione PayPal, ma ci sono alcune condizioni precise da rispettare: devi essere un nuovo utente Perplexity oppure un utente esistente che non ha mai avuto un abbonamento a pagamento o una prova gratuita di Perplexity Pro. Inoltre, il tuo conto PayPal deve essere aperto e in regola almeno dal 1° settembre 2025, oppure aperto da almeno 30 giorni consecutivi, e puoi riscattare l’offerta una sola volta per conto PayPal. L’offerta va attivata entro il 31 dicembre 2025.

Come attivare la promo

- Entra sul sito di Perplexity e accedi o registra un nuovo account.

- Collegati alla sezione delle promozioni o abbonamenti nella tua area personale.

- Scegli PayPal come metodo di pagamento e verifica che puoi accedere allo sconto.

- Dopo la conferma, avrai accesso a Perplexity Pro gratuitamente per 12 mesi. Alla fine del periodo, il rinnovo sarà automatico al prezzo in vigore, quindi ricordati di cancellare l’abbonamento se non vuoi proseguire a pagamento. Puoi farlo anche qualche mese prima e resterà comunque attivo fino alla scadenza della promo!


Requisiti chiave

- Sono utenti “nuovi” o mai abbonati/provati Pro.

- Un conto PayPal valido e attivo.

- Offerta personale e non trasferibile.

- Codice o link della promo tramite sito ufficiale.

Cosa include Perplexity Pro

- Accesso praticamente illimitato alle funzioni avanzate di AI e ricerca.

- Possibilità di caricare file e analizzarli, generare immagini/video, e consultare modelli avanzati.

- Supporto prioritario e accesso alle funzioni sperimentali di Perplexity Labs.

Se vuoi dettagli aggiuntivi o hai problemi ad attivare la promo, puoi sempre scrivere a support@perplexity.ai.


giovedì 20 novembre 2025

Script per la ricerca di PC con SID duplicati

Ho realizzato, con l'aiuto di Perplexity, uno script per cercare tutti i PC con SID locali duplicati all'interno di un dominio Windows Server 2025. Chiaramente vanno sistemati i percorsi dei file ed eseguito rigorosamente come utente Amministratore di dominio.

Ecco lo script:

# Percorso completo di PsGetSid.exe - By Marco Mira

$psGetSidPath = ".\PsGetSid.exe"


# Importa modulo Active Directory

Import-Module ActiveDirectory


# Ottieni lista nomi computer dominio

$computers = Get-ADComputer -Filter * | Select-Object -ExpandProperty Name


# Array per risultati

$result = @()


foreach ($computer in $computers) {

    # Verifica raggiungibilità con ping

    $pingable = Test-Connection -ComputerName $computer -Count 1 -Quiet


    if (-not $pingable) {

        $sid = "NON raggiungibile"

    } else {

        try {

            # Esegui PsGetSid e cattura output come stringa

            $outputRaw = & $psGetSidPath "\\$computer" 2>&1 | Out-String


            # Dividi output in righe

            $outputLines = $outputRaw -split '\r?\n'


            # Trova la riga con "SID for" e prendi la riga successiva se presente e non vuota

            $sid = $null

            for ($i = 0; $i -lt $outputLines.Count; $i++) {

                if ($outputLines[$i] -match "SID for") {

                    if ($i + 1 -lt $outputLines.Count -and $outputLines[$i+1].Trim() -ne '') {

                        $sid = $outputLines[$i+1].Trim()

                        break

                    }

                }

            }


            if (-not $sid) {

                $sid = "SID non trovato"

            }

        } catch {

            $sid = "Errore durante il comando"

        }

    }


    # Pulisce output da eventuali spazi indesiderati

    $sidClean = $sid.Trim()


    # Scrive a schermo nome computer e SID pulito

    Write-Output "$computer - $sidClean"


    # Aggiungi al report

    $result += [PSCustomObject]@{

        ComputerName = $computer

        LocalSID = $sidClean

    }

}


# Esporta risultati in CSV (modifica se serve percorso)

$result | Select-Object ComputerName, LocalSID | Export-Csv -Path .\LocalSIDs_Report.csv -NoTypeInformation


Write-Host "`nReport creato: LocalSIDs_Report.csv"

Copialo ed incollalo in un file PS1 che consiglio di eseguire da PowerShell ISE come amministratore.

mercoledì 19 novembre 2025

Fire TV Stick 4k Select

Ma questa chiavetta, così discussa per il suo nuovo sistema operativo anti pirateria è valida?


L'ho comprata in offerta per chi aveva già una vecchia stick 2019-2021 a poco meno di 20€ e ad una prima analisi è:
1- Veloce
2- Funziona perfettamente con impianti AV Atmos in passthrough.
3- Telecomando vocale

Quindi tutte le affermazioni secondo cui il DD o il DD+ non sarebbero supportati, in qualsiasi loro variante, non sono corrette. Inoltre, rispetto alla mia precedente FireTV Stick HD che gestiva l’Atmos solo su Netflix e Prime Video, qui il DD+ si sente anche nei video di YouTube. NowTV esce in DD+, ma al momento non ha ancora attivato l’Atmos.

Mancanza unica è il fatto di non avere la riproduzione diretta di audio-video da sorgenti DLNA o UPnP dalla rete locale.

Io non faccio mai, forse questa è la prima recensione rapida di un prodotto ma, mi sembrava giusto dare a Cesare quello che è di Cesare!

Buona visione

Il contenuto della confezione


lunedì 17 novembre 2025

Il Problema del SID continua...

NOTA del 17/11/2025: La corretta procedura per l'immissione è:

1) Cambiare il SID con SIDCHG64.exe /R (chiede un primo riavvio e poi un ulteriore alla risposta Y)

2) Chiedere da Server 2025 il Ripristino dell'Account tramite tasto dx sul nome PC in "Utenti e computers di Active Directory"

3) Da Client in locale (entrare con .\Amministratore o altro utente Admin Locale) aprendo PowerShell come amministratore digitare:
Reset-ComputerMachinePassword -Credential (Get-Credential) -Server "nomeDC"
Riavviare

Se tutto ha funzionato NON cambia nome e non deve essere messo in dominio manualmente!


NOTA del 5/11/2025: Testato su due PC e sembra ok per ora!

Sysprep non mi funziona su alcuni PC! Ho trovato questa utility molto interessante seppur cara: https://www.stratesave.com/html/sidchg.html
Da provare con chiave momentanea!

Panoramica

SIDCHG (SIDCHG64 su Windows a 64 bit, SIDCHG64A su Windows ARM64) 3.0m è un'utilità da riga di comando per modificare il SID e il nome del computer locale, per Windows 2025/2022/11/2019/2016/10/8.1/2012 R2/8/2012/7/2008 R2. Sostituisce il SID del computer corrente con un nuovo SID casuale. Inoltre, modifica l'ID WSUS per gli aggiornamenti di Windows, il MachineGuid, l'ID macchina, l'identificatore del dispositivo per le app moderne, il CID MSDTC, il DUID DHCPv6, il database master di SQL Server, lo stato di crittografia per preservare i file crittografati, le impostazioni del Centro operativo di Windows, i certificati e altre informazioni archiviate crittografate. La conservazione delle credenziali archiviate in Windows Vault è possibile previa preparazione del backup di Vault. Facoltativamente, è possibile reimpostare OneDrive.

Tutte le info sul sito sopra!


giovedì 13 novembre 2025

Software gratuiti leggeri per migliorare la produttività su Windows

Una selezione di utility compatte, portabili e gratuite presenti su SoftwareOK.

Perché vale la pena dare un'occhiata

Il sito SoftwareOK - Download propone decine di strumenti compatti e senza fronzoli, ideali per chi cerca soluzioni pratiche e leggere. Molti tool sono portabili (non richiedono installazione), il che li rende comodi per l'utilizzo su macchine diverse o in contesti con accesso limitato.

Questi programmi puntano a fare bene una singola funzione, evitando il cosiddetto "feature bloat": una qualità particolarmente utile in ambienti tecnici o di laboratorio.

Tool consigliati

Di seguito una breve lista di utility semplici ma efficaci, tutte reperibili nella pagina download di SoftwareOK:

  • Q-Dir – File manager con layout a quattro riquadri per confrontare e muovere cartelle rapidamente. Utile quando è necessario gestire più percorsi o condivisioni di rete.
  • DesktopOK – Salva e ripristina la disposizione delle icone del desktop. Pratico quando si lavora con monitor esterni o proiettori che cambiano risoluzione.
  • DontSleep – Impedisce standby e ibernazione temporaneamente, evitando interruzioni durante operazioni lunghe come backup o aggiornamenti.
  • Find.Same.Images.OK – Individua immagini duplicate sul disco, utile per ripulire archivi fotografici o documentazione tecnica.
  • AutoPowerOptionsOK – Permette di gestire rapidamente i piani di alimentazione di Windows, utile per ottimizzare consumo energetico o impostazioni di macchine sempre attive.

Osservazioni pratiche

  • Scaricare sempre dal sito ufficiale per evitare versioni alterate o bundle indesiderati.
  • Verificare la compatibilità con la versione di Windows in uso; alcuni strumenti possono richiedere modalità di compatibilità o test preliminari su macchine non critiche.
  • Valutare l'impatto prima di installare su server in produzione: anche utility leggere vanno testate su macchine critiche.
  • Documentare l'uso se si distribuiscono questi strumenti in un contesto didattico o aziendale, spiegando funzioni e responsabilità d'uso.

In sintesi

La collezione di utility presente su SoftwareOK è una risorsa valida per chi cerca strumenti pratici, portabili e senza fronzoli: non sostituiscono suite professionali complesse, ma offrono soluzioni mirate che spesso risolvono problemi concreti con semplicità.

Task Manager in Avvio Automatico

Dopo gli aggiornamenti KB5067036 (anteprima) e KB5070773 su Windows 11, diversi utenti hanno segnalato un comportamento anomalo riguardante Task Manager che si avvia automaticamente all'avvio del sistema, anche quando non ci sono voci nelle normali cartelle di avvio, nel registro o nelle impostazioni delle app. Oltre al bug che impedisce la chiusura completa del Task Manager dal pulsante "X" (con processi che restano attivi in background), sono emersi casi in cui la causa era un task pianificato nascosto denominato "Interactive", che avviava Task Manager come utente INTERACTIVE, anche senza sessioni utente connesse.

Diffusione del problema tra gli utentiLa presenza del task "Interactive" è stata documentata nelle community tecniche, forum e discussioni di Reddit, dove viene confermato che è comparso proprio dopo questi recenti aggiornamenti (KB5067036 / KB5070773). Diversi utenti si sono ritrovati con Task Manager in avvio automatico dovuto a questo task pianificato, invisibile nella normale visualizzazione di Task Scheduler. Disabilitare questo task ha risolto il problema per molti, ma raramente viene segnalato pubblicamente nelle guide ufficiali di troubleshooting di Microsoft.

Comunicazioni e riconoscimenti da Microsoft

Microsoft ha ufficialmente riconosciuto il bug relativo al Task Manager che rimane attivo in background dopo la chiusura, menzionando che riguarda le build 24H2 e 25H2 aggiornate con KB5067036. Tuttavia, non ci sono comunicazioni esplicite riguardo al task pianificato "Interactive" che avvia Task Manager all'avvio: questa specificità non viene documentata direttamente nelle note di rilascio o nelle pagine di supporto. Microsoft si limita a suggerire di disinstallare temporaneamente l'aggiornamento, o eliminare manualmente i processi in sospeso.

Ipotesi sullo scopo del task "Interactive"

Non è chiaro se il task "Interactive" sia stato creato intenzionalmente come parte di funzionalità sperimentali, diagnostiche interne o come errore non previsto. Potrebbe trattarsi di un residuo di test oppure di una misconfigurazione veicolata per sbaglio dagli aggiornamenti. Non essendo ufficialmente documentato, il suo scopo rimane ignoto nel dettaglio, ma la sua rimozione non causa effetti collaterali noti.


Dove trovare la pianificazione, Microsoft\Windows\Task Manager

Soluzioni e raccomandazioni

- Disabilitare il task "Interactive" tramite Task Scheduler (eventualmente mostrare i task nascosti).

- Monitorare le note di rilascio future e le pagine di supporto Microsoft, che potrebbero aggiornarsi col rilascio di nuovi Patch Tuesday.

- Un aggiornamento di sicurezza previsto per novembre (KB5068861) promette di risolvere almeno il bug del Task Manager che rimane in background, ma non è chiaro se influirà anche sul task Interactive.

Questo comportamento è effettivamente opaco e difficile da diagnosticare per la maggior parte degli utenti, e al momento la soluzione più efficace resta la disabilitazione manuale del task pianificato.

venerdì 7 novembre 2025

0Patch - Soluzione Free per Aggiornare Windows 10


Windows 11 non è per tutti, e per una buona ragione.

Molti utenti e organizzazioni scelgono di continuare a usare Windows 10 perché funziona, è stabile e l'aggiornamento non è pratico.

Ecco cosa sentiamo spesso:

  • "Il mio computer non supporta Windows 11."
  • "Non sono un fan di Windows 11. È troppo diverso."
  • "Windows 11 sembra più uno spyware che un software."
  • "Il nostro budget è limitato. Semplicemente non possiamo permetterci di sostituire metà del nostro hardware."

Molti dispositivi (medici, industriali, sistemi POS, bancomat) sono vincolati a Windows 10 e non possono essere migrati facilmente.

Schermata di gestione versione FREEWARE


Alcune applicazioni critiche non funzionano su Windows 11 e non hanno alternative valide.

Cosa aspetti? Scarica la versione per Windows 10, gratuita e inizia subito ad essere più sicuro!

lunedì 3 novembre 2025

SysPrep.exe e l'errore di Autenticazione dell'Installazione

Come risolvere l'errore Sysprep “cannot authenticate installation” su Windows 10

Se stai cercando di eseguire Sysprep su un PC Windows 10 esistente e ricevi un errore che indica che Sysprep non riesce ad autenticare l'installazione, uno dei motivi più comuni è la presenza della funzionalità "reserved storage" attiva. Questo spazio riservato da Windows serve a gestire aggiornamenti e manutenzioni di sistema, ma purtroppo può bloccare la procedura di generalizzazione di Sysprep, specialmente in modalità audit.

Cos'è la modalità audit?

La modalità audit è uno stato speciale di Windows in cui è possibile accedere con un account amministratore nascosto per personalizzare e configurare il sistema prima di consegnarlo all'utente finale. In questa modalità puoi installare driver, applicazioni, aggiornamenti e testare la configurazione senza passare dalla configurazione iniziale utente chiamata OOBE (Out-Of-Box Experience).

Per entrare in modalità audit, durante la fase OOBE premi la combinazione CTRL+MAIUSC+F3: il sistema si riavvierà mostrando il desktop con l'account amministratore abilitato temporaneamente.

Perché Sysprep fallisce con il messaggio di errore?

Il log di Sysprep mostra tipicamente un messaggio come:

Audit mode cannot be turned on if reserved storage is in use. An update or 
servicing operation may be using reserved storage.; hr = 0x800F0975 

Questo vuol dire che Sysprep non riesce a proseguire perché la reserved storage è attiva e impegnata da aggiornamenti o operazioni di manutenzione.

Come risolvere il problema: guida passo passo

  1. Verificare lo stato della reserved storage
    Apri il Prompt dei comandi come amministratore e digita:
    dism /online /get-reservedstoragestate
    Se il risultato è Enabled, la reserved storage è attiva.
  2. Disabilitare la reserved storage
    Sempre nel Prompt dei comandi (amministratore), esegui:
    dism /online /set-reservedstoragestate /state:disabled
    Poi riavvia il PC per applicare la modifica.
  3. Pulire aggiornamenti e file temporanei
    Esegui questi comandi per pulire e ripristinare i componenti di sistema:
    dism /online /cleanup-image /startcomponentcleanup dism /online 
    /cleanup-image /restorehealth sfc /scannow
  4. Rimuovere app Store problematiche (opzionale ma consigliato)
    Apri PowerShell come amministratore e digita:
    Get-AppxPackage -AllUsers | Remove-AppxPackage
    Questo comando rimuove le app Store che possono bloccare Sysprep.
  5. Eseguire Sysprep in modalità audit
    Riavvia il PC in modalità audit premendo CTRL+MAIUSC+F3 in fase OOBE, oppure esegui sysprep da prompt con il comando:
    sysprep /audit /generalize /shutdown
    In questo modo potrai completare la generalizzazione senza errori.

Conclusione

Seguendo questi passaggi puoi risolvere facilmente il problema di Sysprep con l’errore di autenticazione legato alla reserved storage di Windows. La modalità audit ti permette di preparare e personalizzare il sistema in sicurezza prima di creare un’immagine o consegnare il PC all’utente finale.

domenica 2 novembre 2025

Estensione supporto Windows 10

Extended Security Updates (ESU) garantirà che il tuo PC Windows 10 continui a ricevere importanti aggiornamenti della sicurezza fino al 13 ottobre 2026.

Ottieni gli aggiornamenti della sicurezza estesi  

Ulteriori informazioni 

mercoledì 15 ottobre 2025

Comet: Il Browser Innovativo per un’Esperienza Web Veloce e Personalizzabile

Nel panorama dei browser web, Comet si distingue come una nuova proposta che unisce velocità, leggerezza e elevata personalizzazione. Pensato per utenti avanzati e appassionati di tecnologia, Comet è un progetto open-source che mira a offrire un’alternativa innovativa ai browser tradizionali come Chrome, Firefox e Edge.

Cos’è Comet?

Comet è un browser web realizzato con tecnologie moderne, incluse Chromium e Electron, ma ottimizzato per offrire prestazioni elevate, sicurezza più avanzata e una maggiore flessibilità nelle configurazioni. È pensato per chi desidera un browser che non sia solo un semplice motore di navigazione, ma uno strumento altamente personalizzabile secondo le proprie esigenze.

Caratteristiche principali

  • Velocità e Leggerezza: Basato su Chromium, ottimizzato per caricare le pagine in modo rapido e consumare meno risorse.
  • Personalizzazione avanzata: Plugin, estensioni e configurazioni personalizzate disponibili direttamente dall’utente.
  • Privacy e sicurezza: Opzioni di blocco tracker, HTTPS automatically, e modalità private avanzate.
  • Interfaccia moderna e intuitiva: Layout minimale con un design pulito, facilmente adattabile alle proprie preferenze.
  • Open-source e trasparenza: Il codice è disponibile pubblicamente, permettendo agli utenti di contribuire e verificare la sicurezza del software.
Il mio Blog aperto in Comet con un'analisi del sito!

Perché scegliere Comet?

Se sei un utente che cerca un browser responsivo, altamente personalizzabile e rispettoso della privacy, Comet rappresenta una soluzione interessante. La sua architettura permette di adattarlo facilmente a qualsiasi esigenza, dal semplice navigatore quotidiano a strumenti più complessi per lo sviluppo web o la sicurezza.

Come provarlo

  1. Scarica l’ultima versione di Comet dal sito ufficiale o dal repository GitHub.
  2. Installa il browser seguendo le istruzioni fornite.
  3. Personalizza le impostazioni e installa le estensioni secondo le tue preferenze.
  4. Inizia a navigare più velocemente e in modo più sicuro, con pieno controllo sulla tua esperienza web.

Conclusione

Comet si propone come un’alternativa fresca e all’avanguardia nel mondo dei browser. La sua combinazione di velocità, privacy e possibilità di personalizzazione lo rende una scelta che chi cerca un’esperienza web più sana e controllata troverà molto interessante. Se vuoi provare qualcosa di diverso, vale sicuramente la pena dare un’occhiata a Comet.

Se vuoi un invito con sconto di un mese di PRO clicca qui.